San Vito Lo Capo

Se amate le spiagge, un viaggio a San Vito Lo Capo è d’obbligo. Questo piccolo borgo siciliano affacciato sul mediterraneo, nell’estremità nord-ovest dell’isola, secondo gli esperti ha una delle più belle spiagge d’Italia. Località balneare d’eccellenza, San Vito Lo Capo non è però solo spiagge e mare.  

Al centro di una meravigliosa insenatura che va da Capo San Vito a Capo Rama, San Vito Lo Capo è immerso un in uno scenario mozzafiato che è il punto di partenza per tuffarsi nell’incontaminata natura dell’entroterra. 

Ma non solo: quest’angolo di Sicilia offre ai turisti la possibilità di scoprire millenarie tradizioni e visitare luoghi dal fascino misterioso, come antichissime grotte e monumenti che testimoniano attività umane che hanno fatto parte del passato e che hanno una grande valenza culturale.

Come raggiungere San Vito Lo Capo

Ecco qualche indicazione per raggiungere le meravigliose spiagge di San Vito Lo Capo:

In aereo: a Palermo: Aeroporto Falcone-Borsellino; a Trapani: aeroporto Florio.

In nave. Si arriva al Porto di Palermo, dove fanno scalo le grandi compagnie. 

In auto: da Palermo il viaggio è di circa un’ora e 40 minuti. Si prendere l’E90 fino a Castellamare del Golfo e poi la SS187 e la SP16 che porterà a San Vito Lo Capo. Se si parte da Trapani, e si vuole godere di un percorso panoramico lungo la costa, occorre prendere prima le SP 20 e 18 e quindi la SP 16 che porta direttamente a San Vito. Oppure si percorre la SS187 nell’entroterra, che si congiungerà alla SP 16 e si raggiunge San Vito. Entrambi i percorsi sono di circa 40 minuti.

Sia da Palermo sia da Trapani si può usufruire di autobus di linea (le corse non sono molto frequenti) che raggiungono San Vito Lo Capo 3 ore circa da Palermo e in 50 minuti da Trapani. Inoltre da Palermo è disponibile anche il collegamento ferroviario.

Quando andare a San Vito Lo Capo

Una vacanza a San Vito Lo Capo si gode in ogni mese dell’anno, ma inutile dire che il periodo migliore per apprezzare ala meglio le bellezze naturali di questo scrigno di meraviglie e dei suoi dintorni, è da maggio a settembre, ma anche fino a ottobre inoltrato. Dall’inizio della primavera, il risveglio della natura, la temperatura più mite e l’aumento delle ore di luce consentono di stare all’aperto più a lungo, per immergersi nell’incontaminato fascino di questo piccolo borgo marinaro. 

Da metà luglio all’inizio di settembre accorrono a San Vito Lo Capo frotte di turisti da tutto il mondo, perciò, se non volete fare un bagno di folla, meglio evitare di programmare una vacanza in questo periodo. C’è anche da dire però che, proprio per la grandezza degli spazi e l’estensione delle spiagge, anche nei periodi di punta si riesce a trovare lo spazio per godere della bellezza di questo luogo con una certa  tranquillità. 

Dove andare al mare a San Vito Lo Capo

Se parliamo di spiagge, a San Vito Lo Capo non c’è che l’imbarazzo della scelta. La spiaggia più vicina è quella che si trova a poche decine di metri dalle bianche case del paese, e da sola varrebbe la visita in questo magico scorcio di mediterraneo. Lunga 3 Km, questa spiaggia di sabbia corallina ha davanti a sé un mare trasparente e che degrada dolcemente, tranquillo e senza correnti.  

Se ci muoviamo verso sud ovest, in direzione Trapani, troviamo una serie di altre meravigliose spiagge, come ad esempio la spiaggia del Bue Marino e subito dopo quella di Màcari, a soli 3 km da San Vito, e l’Isulidda, incantevole e facile da raggiungere. Vicino a questa, la spiaggia Baia Santa Margherita, dove il litorale si espande in una serie di curiosi trottoir, che ricordano le barriere coralline. Proseguendo verso ovest è possibile fermarsi in una serie di spiaggette dai nomi in dialetto siciliano, come per esempio Scaru Brucia, A’ Chianca, Saru Zu Asparu, e Calazza. 

Se seguiamo la strada che da San Vito Lo Capo porta alla Riserva di Monte Cofano, troviamo la spiaggia di Frassino, e due deliziose calette di bianchi ciottoli, chiamate Gli Agliareddi. C’è da sottolineare comunque che la costa di quest’angolo di paradiso, è ritagliata in una moltitudine di cale e calette, a volte sovrastate da scogliere imponenti, tutte da visitare, e magari più di una volta.

Perché si chiama San Vito Lo Capo?

La leggenda fa risalire il nome di San Vito Lo Capo ai tempi dell’imperatore romano Diocleziano (244-313).

Si narra che un giovanetto di nome Vito, per fuggire alle persecuzioni ordinate dall’imperatore, prese la via del mare da Mazara del Vallo. Sbarcò nel territorio di Erice, e qui iniziò un’opera di evangelizzazione della gente del luogo, in una località, Conturrana, poco distante dall’attuale posizione geografica di San Vito Lo Capo. Qui compì numerosi miracoli, ma nonostante questo si attirò le ire divine, tanto da provocare un terremoto che seppellì completamente il borgo di Conturrana; Vito in seguito attraversò la Sicilia per poi arrivare in Basilicata, dove subì il martirio e fu quindi dichiarato santo.

Cosa vedere e fare a San Vito Lo Capo

Abbiamo già detto che le spiagge di San Vito Lo Capo sono eccezionali, e che da sole valgono una visita; ma questa località ha molto altro da offrire ai turisti. Oltre a un’atmosfera unica, data soprattutto dai grandi spazi aperti e da una luce intensa che li valorizza ancora di più, il promontorio dove è situato San Vito Lo Capo è proprio in mezzo a due riserve naturali: La Riserva Orientata del Monte Cofano, il cui ingresso est è a circa 15 minuti d’auto in direzione Trapani, e la Riserva Orientata dello Zingaro, nella direzione opposta, raggiungibile in auto in circa 45 minuti. 

La Riserva di Monte Cofano, circa a metà strada tra San Vito Lo Capo e Trapani è certamente una delle attrazioni più interessanti della costa di Trapani. Quest’oasi naturalistica, che si estende per circa 540 ettari, è patria di numerosissime specie vegetali e animali, che abitano differenti ecosistemi mediterranei, e ospita anche diversi endemismi come ad esempio lo sparviero del Monte Cofano (Hieracium cophanense) e il cavolo di roccia (Brassica drepanensis). Nella Riserva si possono visitare le vestigia dell’antica Tonnara di Cofano e della sua torre, antico punto di avvistamento delle navi nemiche, monumento a pianta quadrata e pareti concave, unico nel suo genere in tutta la Sicilia.

La Riserva dello Zingaro è stata istituita nel 1981,ed è un’area dalle molteplici valenze naturalistiche e culturali. Nel suo territorio è possibile ammirare testimonianze di antiche civiltà, come nella Grotta dell’Uzzo oppure insediamenti di grande valore antropologico, come il Borgo Cusenza, recentemente recuperato dall’amministrazione della Riserva. Il mare della riserva è eccezionalmente limpido, e offre numerose spiagge e insenature, ideali per la balneazione, e tutta l’area protetta è percorribile per mezzo di sentieri ben tenuti, tra rocce e macchia mediterranea. La presenza di alcuni rifugi permette anche di trascorrere la notte immersi nel silenzio e nella natura.

In paese, merita senz’altro una visita, il Santuario-Fortezza, nel centro del paese, e poco lontano dalla Cappella di San Crescenzia, all’entrata di San Vito, anche la Torre dell’Insulidda, altro esempio delle numerose torri di avvistamento presenti nell’isola. Nel percorso verso il faro possiamo ammirare il Torrazzo, antico torrione difensivo di forma circolare e fattura araba.